Buon anno

Ciao a tutti,
anche questo interminabile anno si avvia alla conclusione. Che dire se non che è stato un brutto anno. Inconcludente, ripetitivo, immobile, identico a se stesso e tuttavia così ricco di aspettative e attese.. spero almeno che lo smart working rimanga e che venga utilizzato in ufficio così i risparmi e la poca vita in più che riesco a fare posso continuare a godermela.. non che sia tutto questo gran ché ma almeno è qualcosa su cui contare e un lavoro lo ho.. che dirvi.. tanti auguri per un 2021 migliore.. un abbraccio forte..

Marco Nazaro

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Tirare le somme

Un altro anno volge al termine è trovo giusto arrivare a tirare le somme più di una vita buttata nel cesso che di altro e arrivare a conclusioni che mi aiutino un po’ di più invece di continuare a guardarsi indietro.. guardiamo un po’ in avanti dopo tanto tempo che non lo faccio sarebbe giusto anche se.. come si fa a guardare avanti senza una prospettiva per un futuro plausibile se non migliore? Senza una mano tesa ad aiutarmi la vedo un po’ difficile ma spero di riuscirci ugualmente..

ciao a tutti e buon anno nuovo se non dovessimo risentirci.. ^__^

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Colleziono libri che non leggo

Mi è arrivato oggi un libro sulla verità di Caporetto ma mentre lo sfogliavo curiosamente mi sono accorto della quantità di libri che sto accumulando senza neanche leggere perché li metto via in vista del periodo in cui li potrò leggere per poter continuare a viaggiare con la fantasia. Nelle serie di avventure che mi sono fatto in mente le cose dovrebbero andare un po’ alla volta e per la precisione il punto di inizio è il IIV secolo avanti cristo in una città chiamata Atheste che sta per nascere nei colli euganei grazie ai Venetkens che vi abitano. Ho pensato di far cominciare la storia lì per poi continuare a raccontare ed arrivare un po’ alla volta sempre più avanti per poter approdare nello spazio più o meno quando dovrei andare in pensione ma non ci metto la mano sul fuoco.. ^__^

Rifletto sulle cose che si rinviano e che ammucchi nel fantomatico ‘lo faccio dopo’ della vita perché il dopo sembra un tempo che non arriverà mai e che questo continuare a giocare non fa altro che allontanare il momento opportuno del ‘mai’ che inesorabilmente non si avvicina.. mi sembra di sentire l’orologio che batte e io rimanere fermo ad ascoltarlo come un mona.. muoviti e colora la tua vita senza aspettare che qualcuno la colori per te..

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Le parole più difficili

Ci sono parole molto difficili da pronunciare e tra queste ci sono sicuramente le scuse sempre così ardue da dare per tutta una serie di motivi che proverò a spiegare qui anche se non ha tanto senso ma ci proverò ugualmente.

Vedete quando ti diagnosticano una malattia dalla quale non puoi guarire le cose cambiano in fretta.. al tempo della luce.. capisci che non ti è possibile avere nessuna giustificazione per avere una parvenza di normalità e che tutto quello che potresti avere o desiderare sei automaticamente portato a pensare che non ti riguardi e tutto continua come è sempre andato facendo finta che tutto vada bene e che tutto sia normale.. ‘continua non ci pensare vai avanti’ era il ritornello.. ho provato a ritornare sui miei passi perché quando hai queste certezze in mente è tutto diverso. E’ tutto più veloce e tu non solo sei fermo ma hai anche un bastone per camminare e non hai più nessuna certezza che non sia la sedia a rotelle che si avvicina sempre di più. Ci provi buttandoti e non importa quanto male possa farti il risultato. E questo ragionamento lo fai valere in tutte le cose. Allora valuti tutto ad eccezione che i pro e i contr0 di quello che hai di fronte. Ti butti e vada come vada prosegui ed è così che prendi le mazzate in fronte.. quella fu solo una delle tante però e non fu l’unica.. purtroppo.. perché ho dovuto fare delle scelte tutte in seguito e tutte di fila una dopo l’altra.. ho lasciato andare una persona alla quale forse avrei potuto far andare tutto diversamente.. ho parlato ad un amico del fatto che non la volevo vicino e il perché mi sono pentito appena le ho pronunciate sia perché sapevo cosa comportava che perché sono rimasto più morto che vivo a guardare una vita che non mi piace più e ad ammettere che non riesco a scendere.. sono su un treno che viaggia a tutta velocità verso una fermata che non conosco e non ho idea di come fare o per scendere o per poter eventualmente rallentare un po’..

Così sono in questa situazione con tantissime scuse da dire e da urlare ma nessuno disposto ad ascoltarle. Che dire e che fare adesso? Vorrei poter tornare indietro e dire a me stesso di proseguire tranquillamente stando sereno che tanto i grilli non ha senso ascoltarli ma non sì può.. così posso solo scrivere che mi dispiace e provare a.. fare niente.. a mettere un po’ di cuscini sotto il culo per cadere a terra e farsi meno male. Vorrei tornare indietro e far andare tutto diversamente ma non si può e così sono qui a scrivere che mi dispiace per come sono andate le cose ma cosa ci posso fare? Sto per cadere su un pozzo senza fondo e senza nessun appiglio a cui aggrapparmi in una piazza di solitudine e tristezza che nessuno ascolterà.. parole vuote.. lasciate e scritte in un calendario con la data del 30 febbraio per capirsi..

Sono spiacente per quello che sono e per quello che ho detto e fatto.. mi dispiace ma non posso tornare indietro.. mi dispiace ancora.. accetta queste parole e buona fortuna per tutto quello che la vita avrà da offrirti perché è giusto così. Perché le scelte che potevo fare erano solo quelle sbagliate e ho preferito fare quelle ma che cosa potevo diversamente? Tu hai il diritto ad una vita normale che io non ti posso assolutamente dare.

buona fortuna Zalissa e scusami se puoi..

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Torta al cioccolato e mascarpone

Ingredienti per 8 persone

150 g di cioccolato fondente
500 g di mascarpone
100 g di zucchero
2 uova
75 g di panna liquida
100 g di biscotti secchi al cioccolato
40 g di burro
2 cucchiai di cacao

Preparazione

Accendere il forno a 180°.

Predere una tortiera del diametro di 20 cm e foderarla internamente con della carte forno.

Per la base del dolce sbriciolare i biscotti e metterli in una terrina.

Fate fondere il burro in bagnomaria e unitelo ai biscotti amalgamando il tutto con cura fino ad ottenere un composto granuloso da stendere alla base dello stampo. Mettere in frigo.

Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Prendete il mascarpone e aggiungete lo zucchero e le uova uno alla volta mescolando per rendere il tutto cremoso. Fate un passaggio alla volta e non aggiungete il secondo ingrediente se il primo non è amalgamato.

Mescolate il cacao con la panna e aggiungete la pastella ottenuta al mascarpone. Alla fine aggiugete il cioccolato fuso dopo avere aspettato che sia quasi freddo.

Amalgamate il tutto mescolando accuratamente.

Versate il composto ottenuto nella tortiera sopra la base rassodata in frigo.

Mettete il dolce in forno che deve essere già caldo e cuocetelo per 1 ora.

Toglietelo dal forno e fatelo raffreddare. Appena tolto sembrerà ancora molle ma non preoccupatevi. Una volta raffreddato mettetelo in frigo per servirlo il giorno dopo.

Toglietelo dal frigo 1ora prima di servirlo in modo che possiate togliere il tutto alzando con cura la carta forno, che dovrete aver lasciato leggermente fuoriuscire, dalla tortiera.

Servitelo tagliato a spicchi e spolverato con un po’ di cacao amaro.

Da una mail de: http://www.albarbagianni.it

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