Ciao a tutti,
sono a casa in malattia e, avendo appena finito le vacanze, mi soffermo a pensare a come mi sentivo lunedì scorso a lavoro. Ero perso dietro a sintomi che ero abituato a riconoscere come una semplice ricaduta che in realtà, dopo la visita al pronto soccorso, ho capito essere una conseguenza della pressione alta.
Stavo male e sentivo una confusione in testa che mi ha fatto venire in mente i primi tempi della malattia quando stavo a Verona. Un po’ di panico mi è venuto, lo ammetto, ma alla fine il responsabile è stato trovato nella pastiglia giornaliera contro la SM che devo assumere. Non mi pesa, per carità, ringraziando il cielo la malattia è ancora indietro anche se ammetto che se lo fosse di più sarebbe meglio ma per quanto sia la malattia è la mia vita che non deve fermarsi e deve continuare.
Ecco forse è il problema maggiore di tutti noi.. raccogliere i vari indizi che la vita ci lascia e riordinarli prendendoci il tempo necessario per poi reagire e prepararsi perché non ti aspetta. Non si ferma. Le pareti che ti circondano restano sempre quelle per quanti traslochi tu possa fare e per quante città tu sia costretto a visitare. Preparati. Gambe in spalla se le tue funzionano ancora e se non funzionano più lasciami questa piccola frase fatta per favore.. Un passo alla volta.. ma la sostanza è sempre quella: riparti. La meta la conosci solo te, se vuoi ti posso accompagnare per un po’ ma attenzione non sarà facile e alle volte sarà pure crudele. Stringi i denti e vai avanti.
Un pensiero
Marco