Mi è arrivato oggi un libro sulla verità di Caporetto ma mentre lo sfogliavo curiosamente mi sono accorto della quantità di libri che sto accumulando senza neanche leggere perché li metto via in vista del periodo in cui li potrò leggere per poter continuare a viaggiare con la fantasia. Nelle serie di avventure che mi sono fatto in mente le cose dovrebbero andare un po’ alla volta e per la precisione il punto di inizio è il IIV secolo avanti cristo in una città chiamata Atheste che sta per nascere nei colli euganei grazie ai Venetkens che vi abitano. Ho pensato di far cominciare la storia lì per poi continuare a raccontare ed arrivare un po’ alla volta sempre più avanti per poter approdare nello spazio più o meno quando dovrei andare in pensione ma non ci metto la mano sul fuoco.. ^__^
Rifletto sulle cose che si rinviano e che ammucchi nel fantomatico ‘lo faccio dopo’ della vita perché il dopo sembra un tempo che non arriverà mai e che questo continuare a giocare non fa altro che allontanare il momento opportuno del ‘mai’ che inesorabilmente non si avvicina.. mi sembra di sentire l’orologio che batte e io rimanere fermo ad ascoltarlo come un mona.. muoviti e colora la tua vita senza aspettare che qualcuno la colori per te..