.. come stai? Io abbastanza bene ti ringrazio anche se faccio un po’ gli scongiuri mentre te lo dico perché potrebbe anche andare peggio.. ma non ti preoccupare è tutto sotto controllo e non voglio lamentarmi visto che è da così tanto tempo che non lo faccio. Cerco di cambiare e di migliorare per quel che posso anche se alla fine si sbatte sempre contro il passato ed è inevitabile nel bene o nel male.
La vita va avanti e continua con le solite piccole e grandi cose che ti offre.. una mostra, il mio disastroso tentativo di imparare a dipingere, le giornate tutte uguali, il mio pensiero che ti abbraccia, i parenti, i miei genitori e i pochi amici che ti sono rimasti. Tutto normale insomma. Perché ti scrivo? E io che cosa ne so? Credo sia una specie di ipocrita scusa per averti vicino e per illudere me stesso che ti sto almeno parlando come mi piacerebbe senza mettere in testa parole e pensieri che non dico o non faccio certo comunque che la verità più grande c’è e, rimane tutta, ed è quella che mi manca tanto poterti anche solo parlare senza fare altro per carità.. poterti raccontare i miei sogni ma ammetto che è così personale e intima la cosa che sconfinare sull’ambiguo è tremendamente facile e me ne dispiace. Me ne dispiace perché non ne ho l’intenzione a parole e, credimi, ne sono convinto anche con i fatti ma è ovvio che anche solo tenerti per mano sarebbe uno scivolone mica da ridere…
Ma che sto dicendo? E’ solo una scusa alla fine. Una scusa per starti vicino. E’ il pericoloso giocare col fuoco e penso tutto sommato che fai bene a starne lontana più per me naturalmente che per te visto che già non sono un bijoux … ma tutta questa solitudine mi sta facendo lentamente male. Non credo di essere pronto a vivere la mia vita con qualcuna e forse l’idea mi spaventa e tu, alla fine dei conti e dei giri di parole, sei il pensiero più sereno e allegro che mi rimane dentro. Porta pazienza e, soprattutto, non odiarmi se tutto è da distante. Non averla con me perché non mi decido a vivere la mia vita e porta pazienza perché in conclusione non ho la volontà di far pagare alcunché a nessuno e non ho nemmeno l’intenzione di assillarti con i miei pensieri e per questo che non ti scrivo e lascio tutto alle pagine di uno sconosciuto blog che magari manco leggi.
Come chiudere questa finta lettera? Bho.. non lo so..